In cucina con Joia

Pietro Leemann e il suo ristorante, ha conquistato una stella Michelin con le ricette vegetariane, il visionario creatore di menu senza carne né pesce, spiega il trionfo del gusto "verde".

Per molti gourmet, le parole biologico, biodinamico, vegetariano e vegano, evocano tristezza gastronomica, sognano trionfi di pesce, arrosti di carne rosse, selvaggina e, temono che i neomonaci dell'alimentazione, vogliono rifilargli smunte verdure al vapore e pappine di legumi.

Sbagliano.

Bisognerebbe mandarli al Ristorante Joia di Milano, ad assaggiare i piatti di Pietro Leemann, unico chef europeo che abbia ottenuto una stella Michelin sin dal 1996.

Leemann riesce a costruire i suoi menu con una varietà di gusti e consistenze tale da raggiungere non solo la qualità ma anche la completezza di sapori dell'alta cucina.

"Qui ci proponiamo di aiutare le persone a stare meglio ed essere felici; nonostante la crisi, il lavoro non è diminuito, avere una nicchia è un grande vantaggio commerciale, qui il cliente tipo è affine all'impostazione del locale, ho una clientela molto bella", spiega Leemann.

"Gli ingredienti mi servono per realizzare un'idea, che è quella che dà il titolo al piatto e il titolo serve a promuovere uno stato d'animo positivo, qui ci proponiamo di aiutare le persone a stare meglio".

Il cibo è gustoso e molto saporito, piatti succulenti che saziano e soddisfano.

"Tutti i nostri ingredienti sono di origine biologica o biodinamica, una scelta di gusto per la salvaguardia del caro pianeta e per la protezione del nostro paesaggio interiore".

"Fare alta cucina vegetariana e formare nuovi cuochi è un po' una missione, più siamo a soddisfare la richiesta di mangiare buono e sano, meno animali si uccidono".

Articolo tratto da: Sette - Il Corriere della Sera

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